Champagne Lucien Collard Grand Cru Bouzy 2014 il re del pinot noir

Siamo sull’Olimpo del pinot noir, Bouzy, il village che rientra tra i 17 Grand Cru di Champagne.
Proprio a Bouzy Lucien Collard è riconosciuto come il grande esperto e interprete del pinot noir, grazie al fatto che la sua famiglia vanti un’esperienza centenaria: sono vigneron a Bouzy dal XVII secolo, quando lo Champagne ancora non esisteva e producevano quindi vini fermi. Lucien Collard, il nonno dell’attuale proprietario, nel 1919 impiantò a Bouzy una selezione personale di pinot noir, per sopperire ai danni devastanti della fillossera. Spesso accade che da una grande crisi le menti vivaci trovino una strada vincente, e in questo caso è andata proprio così. I suoi discendenti si ritrovano tutt’oggi a gestire un patrimonio eccezionale, producendo pinot noir Grand Cru unici, essendo espressione di una selezione di famiglia.
Ho incontrato Auriane Denis, figlioccia di Lucien, in occasione della presentazione del catalogo 2015 di Cuzziol Grandi Vini, tenutasi presso Palazzo Brancaccio a Roma. Si occupa attualmente dell’azienda essendo Lucien mancato da poco. I loro champagne sono tra le nuove entrate in catalogo distribuzione Cuzziol, e la cosa non mi meraviglia essendo dei formidabili selezionatori di vini di altissimo profilo.
Dal 2023 i due ettari della maison sono certificati in biologico, sul versante sud – sud est della montagna di Reims, uno a Bouzy e una a Celles sur Ource nell’Aube.
Questi formidabili esperti di pinot noir in Bouzy, hanno puntato ulteriormente sull’alta qualità in bottiglia, praticando lunghi affinamenti, oltre i tempi previsti dalla denominazione. Inoltre, per preservare integra l’identità delle uve, utilizzano unicamente la tete de cuvee, e nessuna fermentazione malolattica.
Brut Millesime Grand Cru 2014 Lucien Collard 80% pinot noir, 20% chardonnay, dosaggio di soli 4 gr/litro.
Finezza, eleganza, sì, ma tanta complessità e carattere deciso, a tratti esuberante sulla spinta del pinot nero. Delicato nei sentori di mirtillo, poi nocciola, pane tostato, cedro candito. Le aspettative sul sorso sono alte, e non deluse, anzi. Finissimo il perlage, sorso croccante e di grande vivacità, divertente al primo, al secondo e anche al terzo assaggio …